Il Museo del Paesaggio
Esposizione del workshop per artisti e curatori sulle pratiche artistiche site specific nell’ambito dell’arte contemporanea curato e diretto da Silvia Petronici in collaborazione con il Museo del Paesaggio.
Questo progetto consentirà una riflessione sul tema delle connessioni tra gli uomini e l’ambiente indagando la nozione di paesaggio come territorio di scambio. Le forme non esistono di per sé ma “è il nostro sguardo che le crea ritagliandole nello spessore del visibile” (sostiene Nicolas Bourriaud, innestando il ragionamento estetico su una riflessione che procede da Kant fino ai fenomenologi moderni).
Il visibile (la realtà a nostra disposizione), che in altre occasioni chiamiamo mondo, è esso stesso un risultato prodotto dall’incontro tra ciò che sappiamo/desideriamo, il confuso insieme delle nostre percezioni e ciò che siamo in grado di mediare e condividere con gli altri attraverso il linguaggio – medium precipuo per gli scambi tra gli uomini.
L’opera d’arte crea, attivando relazioni e intervenendo sulla percezione delle forme, un paesaggio ogni volta nuovo in cui ambientare il nostro senso della realtà. La pratica dell’arte è in grado di escogitare strategie conoscitive di analisi delle dinamiche sociali alla base del contemporaneo “pagus” (villaggio) che sostiene etimologicamente il termine paesaggio. In questo workshop potremmo chiederci se L’ARTE così intesa SIA ECOLOGICA, cioè in grado di sviluppare un ragionamento su cosa si intende per “oikos”, casa, luogo favorevole alla vita. In entrambi i termini – paesaggio ed ecologia – il riferimento è all’umano e al suo cercare un posto, una casa, in cui poter vivere. Il lavoro di ricerca che gli artisti saranno invitati a condurre durante questo workshop sarà orientato da queste riflessioni anticipate dalla domanda sulla capacità dell’arte di trovare e/o ristabilire equilibri tra le persone e il loro ambiente favorendo dinamiche vitali simboliche.