Tra materia e forma
Inaugurazione sabato 26 ottobre alle ore 17
Collettiva di:
Saverio Barbaro; Valerio Bevilacqua; Ferruccio Bortoluzzi; Mauro Cappelletti; Ezio Cicciarella; Luciana Cicogna; Edoardo Cuzzolin; Mario Deluigi; Vincenzo Eulisse; Tano Festa; Luciano Gaspari; Virgilio Guidi; Romano Lotto; Arturo Martini; Cristina Maulini; Eraldo Mauro; Gerold Meister; Leone Minassian; Marco Novati; Massimo Puppi; Marcello Pirro; Armando Pizzinato; Saverio Rampin; Franco Renzulli; Mariapia Fanna Roncoroni; Bruno Saetti; Giuseppe Santomaso; Vincenzo Satta; Lucio Schiavon;Mario Schifano; Giovanni Soccol; Nelio Sonego; Tancredi; Vinicio Vianello; Emilio Vedova.
L’arte al femminile dal Novecento al contemporaneo. Dal 25 novembre 2023 al 14 aprile 2024.
a cura di Stefano Cecchetto
Inaugurazione sabato 25 novembre 2023 alle ore 17.00
Dopo la mostra: “Terra madre” realizzata nel 2012, il Museo del Paesaggio riprende il tema dell’arte al femminile con un nuovo progetto denominato “Ri-Nascite”. Si tratta di una mostra che mette in luce il lavoro di artiste che hanno saputo rinnovare il linguaggio facendosi strada dentro all’universo maschile dell’arte. Nell’ambito di un percorso che distingue da sempre il Museo del Paesaggio nel suo ruolo ormai consolidato di: Vetrina e Officina, saranno presenti in mostra le opere di alcuni nomi celebri insieme a giovani artiste dell’arte contemporanea. (altro…)
Inaugurazione sabato 1 luglio, ore 17, 30.
Punti di vista. Il Parco alimentare del Veneto Orientale
a cura di Nicola Bustreo
Dall’1 luglio all’8 ottobre 2023.
Inaugurazione sabato 1 luglio, ore 17, 30.
Artisti in residenza
Chiara Trentin
Jacopo Rosati
Andrea Cecchin
Fabio Magnasciutti
Claudio Marinaccio
Evento promosso da
VeGal
M9 District
Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (VE)
Il paesaggio Veneto tra Andrea Zanzotto e alcuni atristi contemporanei e non
A cura di Dario Pinton e Luca Cecchetto
INAUGURAZIONE SABATO 9 APRILE 2022 – ORE 11.00
Partendo dalla profonda riflessione di Andrea Zanzotto sul paesaggio in generale e su quello veneto in particolare, la mostra si propone di celebrare una delle figure maggiori della poesia italiana del Novecento e, al contempo, di favorire nuove occasioni di dialogo che mettano in relazione l’opera zanzottiana con lo sguardo portato da alcuni artisti, contemporanei e non, sul paesaggio. (altro…)
Retrospettiva (1978-oggi)
Nelio Sonego nasce in Svizzera, a Sion, nel 1955. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, di cui assimila lo slancio gestuale e vitalistico del segno, trasposto in chiave minimalista e astratta.
Nei suoi primi anni di attività (1978-80) il suo lavoro è caratterizzato da linee a matita tracciate con la squadra che riproducono elementi desunti da progetti architettonici (1978-80).
A questo tipo di lavori, nel corso dei decennio successivo, si accostano le forme essenziali, quasi archetipi dei Rettangoli Verticali.
Tra il 1986 e il 1989 l’artista si concentra sulla figura del triangolo (Trisangoli) che viene replicato e disposto liberamente nello spazio. In questa fase il suo interesse si concentra sulla definizione del segno che appare vigoroso e guizzante, aprendo agli Angoarcoli: opere essenziali caratterizzate da potente energia e in certi casi anche non privi di arabesca eleganza. In tali lavori, basati su un gioco di bianco (la tela) e nero (il segno), la composizione geometrica si frammenta, con un calibrato impeto di natura gestuale. Al 1990 risale il sodalizio con il poeta Carlo Invernizzi.
Nel 1996 Sonego firma con lui e con i pittori Gianni Asdrubali e Bruno Querci il manifesto Tromboloide e disquarciata. Natura naturans.
Il titolo del manifesto diventa, nel 1997, anche quello di una mostra ospitata in diverse città (Perugia, Insbruk, Schwarz, Lecco). A partire dal 2003 gli Orizzontaliverticali segnano un nuovo snodo importante nello sviluppo della ricerca dell’artista: ritorna lo spunto geometrico sotto forma di rettangoli che però perdono il nitore degli esordi per acquisire un aspetto vibrante e mobile, ottenuto mediante il ricorso alla vernice a spruzzo.
Da alcuni anni Sonego realizza libri fatti a mano, processo in cui la scelta e il trattamento del materiale si rivela estremamente importante sul piano artistico. Negli anni Duemila hanno luogo diverse personali: alla galleria A Studio Invernizzi di Milano, alla Fondazione Ado Furlan di Pordenone, alla Galleria Civica a Rigo di Novigrad-Cittanova (Croazia), alla Meandar di Zagabria e alla Sala delle Pietre di Todi.
Tra gli interventi degli anni a seguire si annovera quello presso Villa Pisani Bonetti a cui lavora insieme a Michel Verjux (2007). Nel 2009 il Velan Center for Contemporary Art di Torino ospita una personale di Sonego. Nel 2011 approda all’ Eight Club di Londra e alla Galerie à coté de l’Agence di Parigi. Un anno più tardi hanno luogo altre esposizioni: con Nicola Carrino all’Ars Now Seragiotto di Padova, Immagine della luce. Artisti della Contemporaneità Internazionale a Villa Clerici (Milano), Orizzontaleverticali, presso Disegno, Associazione per le Arti Contemporanee di Mantova e la mostra ternuta con gli artisti Bruno Querci e Carlo Invernizzi, alla Neuer Kunstverein di Aschaffenburg.
Nel 2015 espone con gli artisti Alfonso Filieri, Lucilla Catania e Claudia Peill alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e infine, nel 2016, con Alfonso Filieri al Museo Mario Praz e Fondazione Primoli di Roma. Dal 2017 al 2021 tiene una serie di personali al Museo Lapidarium di Novigrad (Croazia), alla Galerie Wuensch aircube Linz e “L’occhio filosofico” alla Galleria A Arte Invernizzi Milano e allo Studiolo di Udine.
Dal 25 settembre al 24 ottobre 2021
Leggi tuttoDal 29 maggio al 5 settembre 2021
Mostra a cura di Giovanni Cecchinato
Era il 2008 quando, riflettendo sulla trasformazione della mia città e della mia regione, mi venne in mente questo ossimoro, quello relativo ad una “serena inquietudine”. (altro…)
Dal 29 maggio al 5 settembre 2021
Mostra a cura di Giorgio Baldo e Stefano Cecchetto
La mostra è dedicata a quei pittori che, tra Ottocento e Novecento, hanno saputo interpretare il tema della veduta prospettica e d’invenzione del paesaggio dal vero a Venezia e in laguna. (altro…)
L’esposizione, curata da Giorgio Baldo, continua ad esplorare il paesaggio del fantastico, affrontato già gli scorsi anni con le precedenti edizioni della rassegna di Fabula.
Accanto al reale e alle infinite sorprese delle sue rappresentazioni ci si è proposti di ritrovare e proporre, nelle stanze del Museo del Paesaggio, le grandi narrazioni che rincorrendo mitologie, favole, avventure fantastiche hanno nei secoli costruito un altro mondo accanto a quello vero; irreale certo nella sua fisica e nella sua consistenza di materia, ma vivo di immagini straordinarie, frutto esclusivo delle invenzioni della fantasia.
Esposizione è dedicata all’attività della Galleria del Cavallino dal 1966 fino alla sua definitiva chiusura nel 2003.
A cura di Stefano Cecchetto
Inaugurazione sabato 5 ottobre 2019 alle ore 17
L’esposizione è dedicata all’attività della Galleria del Cavallino dal 1966 fino alla sua definitiva chiusura nel 2003.
Dopo la morte di Carlo Cardazzo (fondatore della galleria nel 1942) i due figli: Paolo e Gabriella, ne prendono in mano le redini e dal 1966 portano avanti un loro personale programma espositivo che apre alle nuove tendenze dell’arte contemporanea.
Oltre ai grandi nomi ereditati dal padre: Campigli, Saetti, Tancredi, Morandis, Bacci, Deluigi e numerosi altri autori del Novecento italiano e internazionale; Paolo e Gabriella Cardazzo mirano alla scoperta di nuovi artisti e alla proposta dei differenti linguaggi dell’arte.