Retrospettiva (1978-oggi)
Nelio Sonego nasce in Svizzera, a Sion, nel 1955. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, di cui assimila lo slancio gestuale e vitalistico del segno, trasposto in chiave minimalista e astratta.
Nei suoi primi anni di attività (1978-80) il suo lavoro è caratterizzato da linee a matita tracciate con la squadra che riproducono elementi desunti da progetti architettonici (1978-80).
A questo tipo di lavori, nel corso dei decennio successivo, si accostano le forme essenziali, quasi archetipi dei Rettangoli Verticali.
Tra il 1986 e il 1989 l’artista si concentra sulla figura del triangolo (Trisangoli) che viene replicato e disposto liberamente nello spazio. In questa fase il suo interesse si concentra sulla definizione del segno che appare vigoroso e guizzante, aprendo agli Angoarcoli: opere essenziali caratterizzate da potente energia e in certi casi anche non privi di arabesca eleganza. In tali lavori, basati su un gioco di bianco (la tela) e nero (il segno), la composizione geometrica si frammenta, con un calibrato impeto di natura gestuale. Al 1990 risale il sodalizio con il poeta Carlo Invernizzi.
Nel 1996 Sonego firma con lui e con i pittori Gianni Asdrubali e Bruno Querci il manifesto Tromboloide e disquarciata. Natura naturans.
Il titolo del manifesto diventa, nel 1997, anche quello di una mostra ospitata in diverse città (Perugia, Insbruk, Schwarz, Lecco). A partire dal 2003 gli Orizzontaliverticali segnano un nuovo snodo importante nello sviluppo della ricerca dell’artista: ritorna lo spunto geometrico sotto forma di rettangoli che però perdono il nitore degli esordi per acquisire un aspetto vibrante e mobile, ottenuto mediante il ricorso alla vernice a spruzzo.
Da alcuni anni Sonego realizza libri fatti a mano, processo in cui la scelta e il trattamento del materiale si rivela estremamente importante sul piano artistico. Negli anni Duemila hanno luogo diverse personali: alla galleria A Studio Invernizzi di Milano, alla Fondazione Ado Furlan di Pordenone, alla Galleria Civica a Rigo di Novigrad-Cittanova (Croazia), alla Meandar di Zagabria e alla Sala delle Pietre di Todi.
Tra gli interventi degli anni a seguire si annovera quello presso Villa Pisani Bonetti a cui lavora insieme a Michel Verjux (2007). Nel 2009 il Velan Center for Contemporary Art di Torino ospita una personale di Sonego. Nel 2011 approda all’ Eight Club di Londra e alla Galerie à coté de l’Agence di Parigi. Un anno più tardi hanno luogo altre esposizioni: con Nicola Carrino all’Ars Now Seragiotto di Padova, Immagine della luce. Artisti della Contemporaneità Internazionale a Villa Clerici (Milano), Orizzontaleverticali, presso Disegno, Associazione per le Arti Contemporanee di Mantova e la mostra ternuta con gli artisti Bruno Querci e Carlo Invernizzi, alla Neuer Kunstverein di Aschaffenburg.
Nel 2015 espone con gli artisti Alfonso Filieri, Lucilla Catania e Claudia Peill alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e infine, nel 2016, con Alfonso Filieri al Museo Mario Praz e Fondazione Primoli di Roma. Dal 2017 al 2021 tiene una serie di personali al Museo Lapidarium di Novigrad (Croazia), alla Galerie Wuensch aircube Linz e “L’occhio filosofico” alla Galleria A Arte Invernizzi Milano e allo Studiolo di Udine.